Immagine tratta dal sito trovaristorantiverona.com |
Sono un po’ in ritardo con questo post a cui tengo molto. Era tempo infatti che volevo visitare la Trattoria Al Pompiere di Verona e finalmente ci sono riuscita. E non sono rimasta delusa!
La
Trattoria Al Pompiere, nel centro storico di Verona, è un paradiso tipico e
accogliente, custode della tradizione culinaria veronese. Oggi di
proprietà dello chef Marco Dandrea, è stata aperta nella prima metà del
Novecento da un ex pompiere come semplice osteria; egli non diede mai un nome
al locale e per questo fu poi nominato (e così è rimasto) “Al Pompiere”. Negli
anni ha cambiato diverse gestioni, ma non ha mai abbandonato il panorama
gastronomico veronese.
Il
ristorante si trova in Vicolo Regina d'Ungheria, una piccola traversa di Via
Cappello, di fronte al balcone di Giulietta; si raggiunge agevolmente da Via
Mazzini riconoscendo a colpo sicuro il piccolo ingresso per la tenda verde
esterna. Il locale, per circa 50 coperti, conta due sale interne, quella d’ingresso
più grande e una interna più tranquilla e riservata; l’arredo è informale con
tavoli e sedie di legno, tovaglie a quadri bianchi e verdi, travi a vista,
prosciutti e salami appesi al soffitto, antiche fotografie in bianco e nero che
tappezzano le pareti, casco e cinta da pompiere in bella vista, lunghi banconi
per una amplissima scelta di formaggi e salumi ed una antica affettatrice rossa
(Berkel?) perfettamente e costantemente funzionante.
Il menù,
consultabile anche sul sito del ristorante www.alpompiere.tv/it,
nella sezione “La Cucina”, propone piatti della tradizione veneta e veronese in
particolare, segue la stagionalità degli ingredienti, la pasta fresca dei primi
è preparata artigianalmente, così come tutti i dolci, e tra le specialità
ampiamente apprezzate dagli avventori ci sono il Risotto all’Amarone, la
Pastissada, lo Stinco di Maiale al forno, la Guancia di Manzo brasata ed il
Sugolo di Uva Fragola fra i dessert. La selezione dei vini è molto interessante
per quanto ho avuto modo di “origliare”, con una forte attenzione al Veneto ed
in particolare all’Amarone, ma purtroppo non sono una grande intenditrice…
La sera
della mia visita il locale era assolutamente pieno e meno male che mi ero
premurata di prenotare: ho dovuto attendere comunque 10/15 minuti, anche se
devo dire che il personale è stato molto cordiale e accogliente offrendomi un
prosecco per ingannare l’attesa. Ho avuto modo di guardarmi intorno e gli
ospiti erano sia turisti che veronesi, per cene di piacere e di lavoro. Una
volta al tavolo, si è occupato di me un giovane ed esperto cameriere, Enrico,
che con sollecitudine mi ha guidato nella scelta di un ottimo menù. Il Risotto
all’Amarone, a me noto come specialità del luogo, ha soddisfatto completamente
le mie aspettative, cremoso e dal gusto deciso; la Guancia di Manzo brasata
nell’Amarone con purée di patate era eccezionale, con la carne che si
scioglieva in bocca, la salsa caramellata (si dice così?) alla perfezione e il
purée finissimo; infine il Sugolo di Uva Fragola con Mousse di Caprineve era
una scommessa, con una presentazione sfiziosa, la gelatina d’uva dolce
naturalmente e la mousse che si squagliava sul palato.
Un punto
di forza del ristorante, oltre alla ottima cucina, è il rapporto umano che il
personale riesce a creare con gli ospiti: a cominciare dallo chef che esce
dalla cucina per intrattenersi con i clienti, ai collaboratori, gentili e
discreti, familiari senza essere invadenti, che sono quasi una compagnia per
tutta la durata del pasto.
Non è un sicuramente
un ristorante economico, ma sono convinta che la qualità debba essere pagata e
in questo caso il rapporto qualità-prezzo è fuori discussione: 48 euro in
totale, compreso un buon caffè accompagnato da qualche biscottino, sono onesti.
Tornerò
sicuramente alla Trattoria Al Pompiere e consiglio vivamente, a chi sarà in
zona, di non lasciarsi scappare l’occasione.
p.s. Le
porcellane con il bordo rosso sono Richard Ginori, decorate a mano!
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